Le birre analcoliche, come qualsiasi altra birra, sono composte da acqua, luppolo, malto e lievito. Tuttavia, poiché esistono diversi tipi di birre analcoliche, e poiché i birrai desiderano ovviamente ottenere il miglior gusto possibile per ogni stile, sono disponibili diverse lavorazioni che si adattano meglio a ciascuno di essi.
Le birre analcoliche vengono solitamente prodotte proprio come le birre tradizionali. Dopo il processo di fermentazione, si può scegliere tra diversi metodi per estrarre l'alcool dalla birra o per garantire che non si produca affatto. Infatti, il mosto prodotto durante il processo di fermentazione non contiene alcol subito dopo la fermentazione stessa. Questo si verifica solo quando il lievito aggiunto nel serbatoio di fermentazione converte lo zucchero di malto in alcol e anidride carbonica. Si parla di birra solo dopo la fermentazione e lo stoccaggio.
Sono stati sviluppati diversi processi di produzione della birra analcolica. Questi vengono scelti e utilizzati a dipendenza delle caratteristiche desiderate della birra. Qui presentiamo quattro fra le procedure più comuni, alcune delle quali sono utilizzate anche da Feldschlösschen.
Si riferisce al processo in cui il mosto (il prodotto della fermentazione) viene fermentato a basse temperature. Il lievito può essere utilizzato solo fino al massimo consentito di 0,5 vol.% di alcool. Quindi il lievito viene rimosso dalla birra. In questo modo non si produce ulteriore alcool. Le birre che vengono prodotte mediante questo processo sono caratterizzate da un gusto dolce, dovuto al residuo zuccherino. Questo metodo è quindi particolarmente adatto per birre di frumento analcoliche, come la Feldschlösschen Bianca Senz’Alcool.
Con questo metodo usato comunemente, a differenza della fermentazione interrotta, il processo di fermentazione del lievito non viene interrotto. La birra viene prodotta come una qualsiasi altra birra normale, con una gradazione alcolica regolare. In seguito la birra viene fatta riscaldare sotto vuoto e l'alcool viene fatto evaporare. Questo procedimento è conosciuto come distillazione sotto vuoto. A causa del vuoto, la distillazione avviene a basse temperature (ben al di sotto dei 100°C). L'impatto è quindi più delicato e gli aromi della birra vengono mantenuti. Il processo è adatto per le birre chiare ed è perfetto per la Feldschlösschen Lager Senz’Alcool.
Da notare: l'alcool evaporato in questo modo non viene semplicemente rilasciato nell'aria nel birrificio Feldschlösschen, ma viene utilizzato per riscaldare la nostra caldaia a vapore e quindi generare la nostra acqua calda e il vapore necessario per la produzione di birra. Ciò consente di risparmiare decine di migliaia di tonnellate di CO2 e olio combustibile per il riscaldamento all'anno.
Con questo processo si va un po' sul tecnico. Normalmente la birra prodotta e alcolica viene fatta passare ad alta pressione attraverso una speciale membrana microporosa dopo la fermentazione. In poche parole, l'alcool passa attraverso questo "filtro", il resto della birra no e la birra diventa analcolica.
Un processo che a prima vista sembra meno tecnico è l'uso di lieviti speciali. Questi lieviti hanno la proprietà di fermentare il glucosio, il saccarosio e il fruttosio, ma non il maltosio. Poiché il maltosio, noto anche come zucchero di malto, è il più abbondante nel mosto di birra, alla fine si forma automaticamente poco alcool. Poiché questo processo è emerso solo negli ultimi anni, finora è stato utilizzato solo da pochi birrifici.